E’ stato riaperto il caso sula bambina morta a Napoli dopo tre ricoveri. Il giudice infatti ha disposto nuove indagini sul primo accesso all’ospedale Santobono della piccola, quando la notte del 9 gennaio del 2023 fu ricoverata per un Forte mal di pancia per il quale, riscontrato un alto tasso glicemico, fu disposto il trasferimento nel reparto di Diabetologia infantile del Policlinico Vanvitelli.
La bimba qui, fu colta da un infarto e riportata al nosocomio pediatrico del vomero, in rianimazione. Seguirono altri due infarti che ne causarono la morte, il 10 gennaio del 2023. Di qui le nuove indagini e la nomina di un chirurgo pediatrico per una consulenza sui molteplici aspetti non chiari.
L’autopsia ha infatti rilevato come causa del decesso un infarto addominale, dovuto ad un volvolo intestinale, ossia una torsione di un tratto dell’intestino, scambiato per una crisi glicemica da diabete infantile.
Suddetta torsione poteva essere individuata con un esame diagnostico quale tac o ecografia, che avrebbe potuto indirizzare i sanitari ad un intervento chirurgico immediato.
Intanto due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati.
La procura aveva chiesto l’archiviazione ma il giudice ha accolto l’atto di opposizione presentato dall’avvocato Enrico Ricciuto, legale dei genitori della piccola Elena Cella, che aveva
sottolineato possibili criticità durante il primo ricovero. “La famiglia vuole solo chiarezza sulla morte della propria figlia – ha detto l’avvocato -. I familiari hanno infatti fatto appello al procuratore Nicola Gratteri affinché venga nominato un chirurgo pediatrico di chiara fama e indipendenza”.