Cronaca

Bimba di 9 mesi sbranata dal pitbull: il padre dormiva, la madre era al lavoro

Il cane aveva già mostrato segni di aggressività secondo alcuni residenti. La Procura di Nola indaga

Una bimba di soli 9 mesi è stata sbranata nella sua culla dal pitbull che viveva nella casa con lei e i suoi genitori. Il tragico incidente è accaduto ad Acerra, in provincia di Napoli, verso le 22:30 di sabato. Secondo le prime ricostruzioni la bimba era da sola quando è stata aggredita dal cane, con la madre che era fuori per lavoro e il padre che invece si era addormentato. Una volta svegliatosi avrebbe trovato la figlia in un lago di sangue con profonde ferite alla testa e al volto. La corsa all’ospedale è stata inutile, perché per la bimba non c’era più nulla da fare. Secondo alcuni residenti della zona il cane aveva già manifestato la sua pericolosità giorni prima del tragico episodio, quando aveva provato ad aggredire un altro cane in strada. Sulla vicenda sono in corso le indagini della Procura di Nola.

Intanto Francesco Emilio Borreli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra e il Portavoce regionale di Europa Verde Rosario Visone, commentano l’accaduto:

“Oggi Acerra si sveglia con un grave lutto che ha colpito tutta la comunità. Una tragedia forse evitabile sulla quale bisogna fare luce al più presto per accertarne eventuali responsabilità. Da tempo abbiamo lanciato l’allarme sul fatto che molte persone acquistano questi cani, che noi definiamo ‘speciali’, senza avere la minima competenza e conoscenza su come devono essere cresciuti, allevati, accuditi in piena sicurezza per i familiari e per le persone che incontrano. Ci sono norme comportamentali rigide che devono essere osservate  ma troppo spesso sono ignorate da padroni inadatti a gestire questi cani. Prendersela con gli animali è troppo semplice e non aiuta a prevenire nuove tragedie simili. La verità è che servirebbe un patentino rilasciato dalle autorità veterinarie con l’obbligo di controlli periodici comportamentali per chi detiene questi cani. Servirebbero più controlli sull’utilizzo di precauzioni semplici come le museruole e il guinzagli nei luoghi affollati di bambini. Cose che avvengono molto di rado. Adesso è il momento di rispettare il lutto e noi ci stringiamo al dolore della famiglia”.

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