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Bacoli, gli autotrasportatori di barche contro il pagamento dei diritti di segreteria

Il duro sfogo del sindaco Della Ragione

BACOLI. Il sindaco Josi Gerardo Della Ragione contro gli autotrasportatori di barche, rei di non aver gradito la decisione di far pagare loro i diritti di segreteria. Molto duro lo sfogo su Facebook del primo cittadino di Bacoli.

 

“Io non mi fermo! Ho letto che gli autotrasportatori di barche vogliono protestare perché abbiamo osato chiedergli di pagare i diritti di segreteria. Assurdo. Bacoli era l’unica città della Campania in cui si faceva il varo e l’alaggio di barche, anche extra-lusso, senza pagare nulla. Zero euro. Tutto gratis per i ricchi. Ed oltre 5000 passaggi di natanti, in pochi mesi, lungo le nostre vie. Avete letto bene: cinquemila. Con una città paralizzata, per il beneficio di pochissimi. Ma voi veramente pensate che tutto ciò sia sopportabile? Io non taccio. E difendo il popolo di Bacoli. Ho letto che chi da anni incassa milioni di euro ad ogni estate per il trasporto, in strada e verso il mare, di barche fino a 15 metri di lunghezza, vuole manifestare contro il sindaco perché abbiamo dettato delle regole. Molto semplici, peraltro. Chi viene al porto di Baia, e non paga i diritti di segreteria, non può scaricare barche in mare. Chi viene a Bacoli, deve prima prenotarsi. E se non c’è spazio, non può venire. Una procedura peraltro discussa e condivisa in commissione Demanio, alla presenza degli stessi operatori del settore. Una procedura, peraltro, spiegata dettagliatamente con incontri alla presenza di tutti gli autotrasportatori. Ma veramente immaginate di essere i padroni della città? Quel tempo lì, semmai sia mai esistito, è finito. Ho letto che “vogliono bloccare la città”. Quando la nostra terra era già sistematicamente paralizzata proprio da loro, e da un servizio di trasporto barche indisciplinato ed incomprensibilmente gratuito. Con pedoni ed automobilisti trattati con intollerabile arroganza ad ogni passaggio di enormi imbarcazioni. Non ve lo consentiremo più. Non ci pieghiamo dinanzi all’arroganza di chi si ritiene al di sopra di ogni controllo. Bacoli non è serva di nessuno. Noi difenderemo le famiglie, i bambini, gli anziani, l’intera popolazione. Ed accogliamo a braccia apertissime tutti coloro che vogliono dialogare e proporre. Vogliamo essere sempre più la città della nautica da diporto. Ma con regole chiare. Con le prenotazioni orarie. E con pagamenti al Comune, che ci permetteranno di avere più soldi per migliorare la vivibilità del nostro territorio. Soldi con cui rafforzeremo il bilancio comunale, per aiutare le persone in difficoltà. Non è lesa maestà. Si chiama Stato di diritto. Altro discorso merita invece la tematica parcheggi, su cui leggo strumentali fiumi di bugie. Ma su questo farò una comunicazione a parte, successivamente. Resto sempre disponibile al confronto con tutti coloro che vogliono lavorare e vivere nell’alveo della legalità, del rispetto del regole. Massima apertura con chi vuole conformarsi alle leggi, che valgono per tutti. Per chi invece immagina che il popolo bacolese, ed il suo sindaco, sia servo di qualcuno, abbia ben chiaro un fatto. Non ho mai abbassato la testa. Non inizierò adesso. Abbiamo le spalle larghe, larghissime. Insieme, per amore della nostra terra. Un passo alla volta.”

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