Non si dà per vinto il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale, dopo aver lungamente espresso la propria contrarietà sul tema dell’autonomia differenziata, è pronto a richiedere un referendum abrogativo. Il disegno di legge, voluto dal governo Meloni, è stato infatti convertito in norma nella notte fra il 19 e il 20 giugno dopo un lungo iter discusso da entrambe le camere. In questo modo verrà consentito alle regioni a statuto ordinario che lo richiederanno, di ottenere maggiore autonomia e di sfruttare le proprie risorse economiche su determinate materie. Un aspetto su cui si è a lungo dibattuto tra gli esponenti dei partiti di opposizione che hanno sottolineato il rischio di acuire le disparità già esistenti fra nord e sud. Problematiche che nelle scorse settimane avevano portato l’ex sindaco di Salerno a capeggiare una protesta congiunta con 700 sindaci nei presso di Palazzo Chigi, provocando anche tensioni con le forze dell’ordine. “La Campania è in prima linea nella battaglia, dobbiamo fare le barricate contro questo tipo di autonomia differenziata”, aveva detto De Luca. Parole riprese anche dal presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, che più volte ha sostenuto come “l’autonomia differenziata mini il principio di unità e indivisibilità della Repubblica rischiando di creare feudi regionali”. Ora la questione passa al Consiglio regionale della Campania che il prossimo 8 luglio discuterà in una seduta straordinaria gli assunti su cui fondare il referendum.
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