Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto i fratelli Diana dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa perché il fatto non sussiste. La sentenza ha chiuso un lungo iter giudiziario durato cinque anni che aveva messo nel mirino i figli di Mario Diana, vittima innocente della mafia. La procura aveva chiesto una condanna a 7 anni e 6 mesi per i due, che sono stati invece scagionati con la formula dell’assoluzione piena. I giudici hanno infatti ritenuto la tesi dell’accusa fondata esclusivamente sulle dichiarazioni riportate dai collaboratori di giustizia. Secondo il pm i fratelli Diana erano imprenditori che avrebbero stretto legami con il clan dei casalesi per ottenere “protezione” in cambio dell’elargizione di somme di denaro. Per questa ragione le loro aziende furono sequestrate nel 2019 e nei loro confronti fu emesso un provvedimento di fermo. Una tesi completamente smontata dalla difesa. “Nonostante la Cassazione abbia annullato il fermo – spiegano i legali – gli imprenditori sono stati costretti a subire questa odissea giudiziaria durata cinque anni”.
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