L’Antonio Conte allenatore parte inevitabilmente dall’Antonio Conte giocatore: la sua prima squadra è proprio quel Lecce dove è nato e cresciuto. In carriera vestirà solamente un’altra maglia, ovvero quella della Juventus, con la quale conquisterà tredici trofei in altrettante stagioni.
Appesi gli scarpini al chiodo nel 2004, la sua prima esperienza in panchina sarà al Siena come vice di De Canio. L’esordio da primo allenatore, con l’Arezzo, non è dei migliori: esonero dopo nove giornate di Serie B, per poi essere richiamato nel girone di ritorno ma senza riuscire ad evitare la retrocessione. La tappa successiva è Bari, nonostante i suoi trascorsi anagrafici e calcistici nel Lecce. Poco male, perché Conte porterà i Galletti al ritorno in Serie A dopo otto anni dall’ultima volta. La sua prima stagione in massima serie arriva però su un’altra panchina, quella dell’Atalanta. L’avventura terminerà con le sue dimissioni nel gennaio del 2010, ma il riscatto arriverà lo stesso anno proprio al Siena, che ha rappresentato la seconda promozione in carriera per Conte.
Dopo due settimi posti consecutivi, la Juventus decide di puntare su di lui nell’estate del 2011. I bianconeri concluderanno il campionato da imbattuti: è il primo Scudetto per Conte in carriera. Dopo arrivano anche il secondo e il terzo nei due anni successivi, sbriciolando ogni record relativo alla media punti e alla percentuale di vittorie, ma la mancata crescita in Europa e altri malumori portano alla clamorosa separazione nel luglio del 2014.
Archiviato il capitolo Nazionale, che si è chiuso con la dolorosa eliminazione ai quarti di EURO2016 contro la Germania ai rigori, Conte sbarca in Inghilterra firmando con il Chelsea. A fine anno Conte diventa il quarto italiano a conquistare il titolo inglese dopo Ancelotti, Mancini e Ranieri. La seconda stagione di Conte in Blues non è altrettanto fortunata, nonostante il trionfo in FA Cup contro lo United di Mourinho.
Dopo un anno sabbatico, si ricongiunge all’Inter quella coppia Conte-Marotta che aveva fatto le fortune della Juve. In seguito alla finale di Europa League persa col Siviglia tra mille rimpianti, Conte riesce a portare a casa il 19° tricolore della storia nerazzurra alla sua seconda stagione a Milano. Per motivazioni molto simili a quelle che portarono alla separazione con la Juve, Conte lascia l’Italia per tornare nuovamente in Inghilterra, questa volta al Tottenham. Riporta gli Spurs in Champions dopo due anni, ma a causa di un’annata difficilissima per la scomparsa di Giampiero Ventrone e il ricovero alla cistifellea, Conte abdica nel marzo del 2023. Dopo più di un anno fermo, adesso una piazza “globale” come quella di Napoli per ripartire al meglio.