È stato annullato da parte della Cassazione il verdetto di secondo grado che condannò nel 2023 al carcere a vita due esponenti di vertice del clan camorristico Mallardo. Non hanno retto infatti le accuse inflitte dalla Corte d’Assise nel precedente processo, nel quale i due erano stati deferiti alla giustizia per alcuni capi d’imputazione tra cui omicidio aggravato dal metodo mafioso. I fatti risalgono all’uccisione di Mario Di Lorenzo, avvenuta nel 1996, e della quale furono immediatamente sospettati gli esponenti della malavita napoletana. L’uomo fu freddato a Giugliano in Campania per un regolamento di conti. Dopo un lungo iter processuale sono pronti a tornare liberi, nonostante l’invocazione da parte del procuratore generale di non ammettere nessun ricorso in seguito ai primi due gradi di giudizio. Il verdetto ha infatti suscitato scalpore anche tra i membri della Direzione antimafia, che dopo anni erano riusciti a far condannare due componenti della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”. Attesa dunque per conoscere le motivazioni della sentenza che verranno rese nelle prossime settimane.
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