Un nuovo grido d’allarme arriva dalle terre tra Giugliano e Lago Patria, al confine tra area urbana e riserve naturali. A lanciarlo è Umberto Mercurio, noto attivista ambientale e presidente dell’associazione Licola Mare Pulita, che attraverso un video in diretta sui social ha documentato l’ennesima situazione di degrado ambientale nella zona.
Nel suo video, Mercurio mostra le condizioni disastrose in cui versa l’area nei pressi dell’uscita dell’asse mediano, nel tratto che collega Licola a Lago Patria, proprio in corrispondenza dei ponti. Cumuli di rifiuti abbandonati, pneumatici, materiali edili e soprattutto un sospetto pericolo invisibile ma letale: l’amianto.
“Non vorrei sbagliarmi, ma ci sono diversi quintali di amianto che oramai non si vedono più anche perché la vegetazione ci è cresciuta sopra“, ha dichiarato ai nostri microfoni, indicando il punto in cui l’eternit sembrerebbe ormai nascosto tra l’erba alta e la macchia incolta.
Non è la prima volta che Mercurio denuncia pubblicamente lo stato di abbandono e l’assenza di controlli in queste aree periferiche, da anni utilizzate come discariche abusive a cielo aperto. Il suo appello è rivolto alle istituzioni locali e regionali: “È inaccettabile che in una zona tanto frequentata, vicino a strade di grande percorrenza e in prossimità di aree naturali, si debba assistere a questo scempio nel silenzio generale“.
L’Associazione Licola Mare Pulita continua così la sua battaglia quotidiana per la tutela dell’ambiente, sperando che questa nuova denuncia possa finalmente portare a un intervento concreto.
