La tragedia di Domenico Cirillo, morto in un incidente il 2 febbraio 2025: ieri si è svolto il funerale del diciassettenne, presso la chiesa di San Vitale nel quartiere Fuorigrotta, alla presenza di circa duemila persone, tra cui parenti, amici e compagni di scuola e di basket. La madre di Domenico, nel salutarlo, ha rivolto parole cariche di dolore e perdono: “Abbiamo perdonato con l’aiuto di Dio il ragazzo che ha investito Domenico. Se c’è una colpa, è da ricercare nei genitori”. La sua voce, tremante ma determinata, ha lanciato anche un messaggio forte alle istituzioni: “Non c’erano i dissuasori in quella strada. Dobbiamo fare qualcosa per salvare questi ragazzi. Domenico non è il primo e purtroppo non sarà l’ultimo”.
Domenico, grande sportivo e amico di tutti, era molto amato per la sua solarità e la passione per il basket, che praticava a livello agonistico. Il tragico incidente è avvenuto la notte tra sabato e domenica, poco dopo le 2:30 di notte, quando Domenico stava attraversando le strisce pedonali nei pressi degli chalet di Mergellina, in Viale Dohrn, quando è stato investito da un giovane di 19 anni alla guida di una Mini Cooper. Nonostante i tempestivi soccorsi e il ricovero all’ospedale Cardarelli, Domenico non ha superato le gravi ferite riportate nell’incidente, ed è spirato dopo quasi una settimana di agonia.
La madre di Domenico ha anche raccontato un episodio significativo sulla visione educativa che aveva per il figlio: “Se Domenico avesse preso la patente, avrebbe guidato una macchina scassata per molti anni. Non perché non potevamo permetterci altro, ma perché volevamo insegnargli il valore delle cose”. Un contrasto marcato con il giovane investitore, che guidava un’auto potente nonostante la sua giovane età.
