Nuovo allarme che riguarda l’importazione di pomodoro di provenienza cinese in Italia. Gli agricoltori della Coldiretti, nell’ambito della campagna “No fake in Italy” hanno manifestato nel porto di Salerno il loro forte dissenso contro l’arrivo di una nave contenente 40 container di pomodoro cinese.
La vicenda delle tonnellate di concentrato di pomodoro cinese acquistate da diverse aziende italiane a basso costo e spacciato per un prodotto made in Italy venne alla luce già alcuni anni fa, nell’inchiesta condotta dalla giornalista de Le Iene, Nadia Toffa.
La legge italiana su questo è sempre stata molto chiara: La denominazione di vendita «Passata di pomodoro» è riservata al prodotto ottenuto direttamente da pomodoro fresco, sano e maturo, avente il colore, l’aroma ed il gusto caratteristici del frutto da cui proviene, per spremitura, eventuale separazione di bucce e semi o parziale eliminazione dell’acqua di costituzione
Riguardo la provenienza il decreto ministeriale del 17 febbraio 2006 stabilisce che in etichetta debba essere indicata la zona di produzione della materia prima e lo stabilimento di lavorazione del prodotto.