“Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri così diversi?” Questo il pensiero di Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli e attuale ct della Nazionale Italiana, sulla situazione della squadra partenopea. “I giocatori, talvolta, devono essere confortati, convinti di essere forti. Basta un nulla per demotivarsi. Ragazzi giovani come Kvara, per esempio, vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno”.
Il tecnico di Certaldo, raggiunto dai microfoni del Corriere della Sera nella sua tenuta in Toscana, ha poi elogiato in maniera importante il prossimo avversario del Napoli in campionato, ovvero il Bologna di Thiago Motta: “Chi mi è piaciuto di più in questa stagione? A parte l’Inter, che ha vinto meritatamente lo scudetto, dico il Bologna. Mi riporta al mio Napoli, bel gioco in campo e un clima di amicizia e fratellanza nello spogliatoio: è anche così che si vince”.
Un investimento non da poco anche per il collega Stefano Pioli, accostato in questi giorni alla panchina del Napoli: “Pioli è un ottimo allenatore e soprattutto uomo con grandi qualità umane, di spessore. Ha fatto bene al Milan in questi tre anni. Nelle dinamiche interne preferisco non entrare”.
Chiosa finale sulle possibili convocazioni degli azzurri in vista degli Europei di giugno: “Se convocherò Di Lorenzo, Raspadori e Meret con la stessa convinzione? Io valuto i giocatori complessivamente, non solo per l’ultima stagione o gli ultimi mesi”.