Un pari che non soddisfa nessuna delle due squadre: il Napoli resta lontano dalle posizioni europee che contano, mentre l’Udinese rimane in zona retrocessione a -2 da Empoli e Frosinone. Per com’è andata la partita, forse un punto che pesa più per i friulani, considerando che è arrivato in pieno recupero.
Poco ritmo e ancora meno emozioni nella prima frazione al Bluenergy Stadium. Grande possesso palla del Napoli che però non ha mai costruito nitide occasioni da gol. È invece Samardzic a creare l’unico vero pericolo con un sinistro a giro dal limite che finisce fuori di poco. Intanto al 16′ si interrompe il gioco, e tutto il pubblico, così come i calciatori in campo, si ferma per applaudire e ricordare le vittime del terremoto in Friuli del 6 maggio 1976.
Succede tutto nella ripresa: gli azzurri vanno in vantaggio con Victor Osimhen al 51′, splendido il suo colpo di testa sul cross al bacio di Politano. Il nigeriano è andato a segno in ciascuna delle ultime sei sfide contro l’Udinese in Serie A: nell’era dei tre punti con la maglia del Napoli ci erano riusciti solo Higuain contro la Lazio e Mertens con il Bologna. Ma è un altro nigeriano che pareggia i conti al 92′: il primo gol in campionato di Isaac Success su assist di Kristensen vale ai friulani un importante punto in chiave salvezza. Francesco Calzona diventa così il primo allenatore nella storia del Napoli ad aver subito almeno un gol in ciascuna delle sue prime 11 partite in Serie A. Nel mezzo annullato per fuorigioco un gran gol di piatto destro ad Osimhen che sarebbe valso la sua doppietta personale.
