Le condizioni delle carceri in Italia è emergenziale: tra suicidi dei detenuti e aggressioni agli agenti, non mancano le denunce da parte del sindacato della Polizia Penitenziaria che chiede maggiori interventi politici.
Nella casa circondariale di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, si è verificato un nuovo episodio di violenza ai danni di due agenti che nel tentativo di difendersi sono rimasti contusi e costretti a far ricorso alle cure del Pronto Soccorso con una prognosi di dieci giorni ciascuno.
Oltre ai rischi continui per la Polizia Penitenziaria, si aggiunge anche il drammatico numero di carcerati che si tolgono la vita: dall’inizio del 2024 sono circa 30.
“Enorme carenza organica“, “grave sovraffollamento“, “ambienti di lavoro insalubri“, sono solo alcuni degli elementi preoccupanti che sono stati riscontrati nelle carceri dal Presidente dell’Unione Sindacati della Polizia Penitenziaria Giuseppe Moretti che – durante un incontro – ha anche sottolineato l’inadeguatezza del servizio sanitario che viene svolto con una rotazione mensile dei medici della Asl e senza supporto di esperti psichiatrici.
Moretti ha dichiarato che è importante che sia la politica prima di tutto ad interessarsi di questa grave inefficienza poiché “né agenti e né detenuti vivono condizioni dignitose” e ciò non può essere ignorato.