Per analizzare la stagione negativa del Napoli non si può che partire dai numeri della difesa: in campionato sono stati incassati ben 40 gol in 32 partite, 58 in 43 match considerando invece tutte le competizioni. Sul banco degli imputati, oltre alla linea a 4 che difende la porta, c’è il portiere stesso. L’errore decisivo col Frosinone di Alex Meret non è il primo nella stagione dell’ex Udinese e SPAL. I tifosi azzurri ricorderanno quello con la Fiorentina in casa, quello a Madrid e i due col Milan, senza contare altre sbavature più o meno gravi nel corso della stagione. Dall’altro lato è ottima la statistica dagli 11 metri, con 2 rigori neutralizzati su 3. Un tema, quello di Meret, che divide ancora oggi la tifoseria partenopea: c’è chi lo reputa un grande portiere, degno di essere il tirolare tra i pali del Napoli, e chi lo critica aspramente per mancanza di abilità e carattere.
In questi casi è sempre bene rifarsi al fattore super partes delle statistiche: i clean sheet in Serie A sono appena 5, con 32 gol subiti in 25 gare da titolare. Numeri che non migliorano in Champions, con 2 reti inviolate in 8 partite e 13 gol subiti. A questo punto, con un contratto in scadenza a giugno, resta da chiedersi se il Napoli intende davvero puntare su Meret come prossimo portiere del ciclo post rivoluzione di mercato, soprattutto alla luce del rientro di Elia Caprile in azzurro.