È iniziato un nuovo sciame sismico nei Campi Flegrei per un totale di nove scosse, registrate dai sismografi. L’evento di magnitudo più alto è stato di 2.6, con epicentro in mare all’altezza di via Napoli.
Il sollevamento del suolo prosegue, come era stato già annunciato qualche giorno fa dal direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Antonio Di Vito, al convegno “Costruzioni in zona sismica: il caso dei Campi Flegrei” che si è tenuto presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli.
Nelle ultime 24 ore diverse sono le scosse che si sono susseguite nel giro di poco tempo: la prima avvertita in modo percepibile è stata di 1.3 di magnitudo, poi le successive sono aumentate di intensità.
Comunque secondo il direttore Di Vito va sottolineato che il bradisismo continua, ma i terremoti sono meno intensi, quindi per il vulcanologo siamo entrati in una fase di rallentamento come confermano i dati nell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia. Inoltre è stato realizzato da poco anche un’altra sala di monitoraggio sul Vesuvio, poiché in caso di eventi eccezionali che possono compromettere le capacità di lavorare a Fuorigrotta, come alluvioni o guasti elettrici grossi, può procedere con le operazioni la seconda sede che monitora 24 ore su 24.