Per analizzare Napoli-Torino non si può che partire dalla gara d’andata, probabilmente la peggior prestazione offerta dagli azzurri in questa stagione altalenante. Un 3-0 netto che ha segnato il punto più basso del Mazzarri bis: è stata la quarta gara di fila a secco per il Napoli, inserita in un filotto di ben 5 trasferte consecutive senza trovare il gol. Il Napoli avrà la possibilità di rifarsi questa sera sfruttando anche i precedenti casalinghi a favore: in 69 partite giocate contro il Torino sono arrivate 30 vittorie, 31 pareggi e appena 8 successi degli avversari.
Il campionato dei granata può considerarsi in linea con le ambizioni del Toro attuale, cioè una tranquilla stagione di metà classifica con uno spiraglio – seppur minimo – per un posto in Europa. Con 25 gol fatti e altrettanti subiti in 27 gare, la squadra piemontese si trova al momento al 10° posto in classifica, a quota 37 punti. Se l’Italia dovesse confermare la prima posizione nel ranking UEFA e quindi aggiungere un posto utile per l’Europa, il 7° posto – occupato proprio dal Napoli – disterebbe 6 lunghezze. Centrare la qualificazione in Conference League per il club di Cairo significherebbe tornare a competere in un palcoscenico internazionale a 10 anni di distanza dall’ultima volta. Da tenere d’occhio un Raoul Bellanova in formato Nazionale (3 assist e 1 gol nel 2024 per lui) e un Duvan Zapata on fire, con la media di una rete ogni due partite negli ultimi 2 mesi.
Dall’altra parte un Napoli in netta risalita nelle ultime uscite con Calzona: da quando il tecnico calabrese siede sulla panchina azzurra sono arrivati quattro risultati utili consecutivi, ovvero i due pareggi con Barcellona e Cagliari e le vittorie con Sassuolo e Juventus. Dopo la penuria di gol patita sotto la guida Mazzarri, ne sono arrivati 10 in quattro partite (statistica inevitabilmente gonfiata dalla goleada di Reggio Emilia). Il club partenopeo, come detto, siede attualmente al 7° posto con i suoi 43 punti, frutto di 12 vittorie, 7 pareggi e 8 sconfitte. Dei 42 gol segnati dagli azzurri, 27 sono stati forniti dalla coppia Osimhen-Kvaratskhelia tra marcature ed assist. Il duo che ha fatto le fortune del Napoli lo scorso anno è tornato in auge da un paio di settimane a questa parte: chissà che non saranno proprio loro a decidere la sfida del Maradona di questa sera.
