Questa mattina è stato fatto un incredibile ritrovamento a Pompei: è stato recuperato un panificio-prigione dove schiavi e asini erano rinchiusi per macinare il grano necessario a produrre il pane.
L’area è la Regio IX, insula 10, ancora tutta da scoprire e dove sono attualmente in corso gli scavi, fatti ovviamente nella massima sicurezza e manutenzione.
L’ambiente ritrovato è angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce, sul pavimento invece ci sono intagli per coordinare il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati.
Una testimonianza di inestimabile valore del lavoro massacrante a cui erano sottoposti uomini, donne e animali negli antichi mulini-panifici, raccontato anche dallo scrittore Apuleio, vissuto nel II secolo d.C. e che ha reso possibile descrivere meglio anche il funzionamento pratico dell’impianto produttivo.
Dichiara Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura:
La scoperta di un panificio-prigione a Pompei è un’ulteriore conferma del valore inestimabile dell’intero sito archeologico. Il Parco di Pompei continua a rivelare nuovi tesori che si aggiungono al patrimonio già ricchissimo della nostra Nazione. Queste nuove scoperte, frutto di scavi e di una ricerca scientifica continua e puntuale, confermano l’unicità di un luogo che tutto il mondo ci invidia.
