17 reti subite in 14 partite di Serie A, 9 in 5 partite di Champions League: sono numeri allarmanti per il Napoli e per Walter Mazzarri in vista della delicatissima sfida di venerdì sera contro la Juventus. C’è chi punta il dito contro la società, rea di non aver attuato una campagna acquisti degna ed un progetto serio per il post Scudetto, altri ritengono l’ormai ex allenatore azzurro Rudi Garcia il primo responsabile per aver “distrutto” quella che l’anno scorso poteva considerarsi una macchina perfetta. Sta di fatto che il Napoli si ritrova in una vera e propria emergenza in difesa, soprattutto alla luce dei recenti infortuni sulla catena di sinistra di Mathias Olivera e Mario Rui. Gli azzurri, orfani della colonna difensiva della passata stagione, Kim Min Jae (fresco di nomina nella TOP XI della Serie A 2022/2023), non sono riusciti ancora a trovare la quadra. Il neo acquisto Natan, seppur interessante in termini di prospettiva, ha dimostrato delle lacune piùttosto importanti, venute a galla soprattutto nelle ultime sfide contro Real Madrid e Inter. Amir Rrahmani, ingranaggio tattico imprescindibile del Napoli di Spalletti, da quando è rientrato dall’infortunio muscolare patito ad ottobre sembra l’ombra di se stesso: impreciso, confusionario e rivedibile in marcatura. Il suo sostituto naturale sarebbe Leo Ostigard, che però ha dimostrato di soffrire parecchio la pressione in scenari di alto livello. Al netto dei forfait già citati di Rui ed Olivera, sulla corsia mancina il Napoli sembra aver perso quella compattezza che avevamo ammirato appena qualche mese fa, motivo per cui anche lo stesso Kvaratskhelia, spesso raddoppiato e triplicato, sta facendo fatica ad incidere. Il punto di riferimento resta sempre il capitano Giovanni Di Lorenzo, che nonostante qualche errore di troppo non fa mai mancare il suo apporto alla manovra (già 2 gol e 5 assist stagionali per lui).
A questo punto viene da chiedersi quali uomini sceglierà Mazzarri per la sfida d’alta classifica contro i rivali della Juventus, e di conseguenza con quale disposizione tattica si schiererà il Napoli. Possiamo dire con relativa certezza che gli esperimenti di Juan Jesus e Natan da terzini abbiano fallito, in quanto parliamo di giocatori che stanno deludendo anche nei propri ruoli di base. Una soluzione potrebbe essere quella di adattare Alessandro Zanoli – reduce da un’ottima parentesi alla Samp – a sinistra, qualora il ragazzo avesse pienamente recuperato dalla lombalgia, oppure di schierare quest’ultimo a destra con capitan Di Lorenzo a presidiare la fascia opposta, situazione già occorsa ai tempi di Gattuso.
Capitolo portiere: i continui e ripetuti errori di Alex Meret sono ormai sotto gli occhi di tutti, e la sensazione di costante insicurezza ogni qual volta arrivi un tiro indirizzato in porta è innegabile. Gran parte della tifoseria vorrebbe Pierluigi Gollini titolare, ma Mazzarri ha già fatto capire che continuerà a dare fiducia all’ex Udinese e SPAL. Contro la Juve Meret si è spesso esaltato, come quando parò il rigore decisivo a Dybala nella finale di Coppa Italia 2019/2020: che la prossima possa essere la partita del riscatto per l’estremo difensore azzurro?