Come già riportato, Il ministro della Protezione civile e del Mare Nello Musumeci ha esaminato – alla VIII Commissione Ambiente della Camera – il decreto legge 140/2023 sulle misure urgenti per il rischio sismico, concludendo che i Campi Flegrei restano in stato d’allerta gialla. Ciò era stato già ribadito ufficialmente anche dalla Commissioni Grandi Rischi, dall’Ingv e dall’Osservatorio Vesuviano.
I sindaci della zona flegrea si sono recati a Roma proprio per giungere a dei chiarimenti, a seguito degli allarmi lanciato dal ministro, e riportare i punti salienti del meeting tenuto all’interno della Biblioteca Chigiana.
Il decreto, quindi, al momento non si modifica perché nulla c’è da aggiungere alle misure preventive già previste.
I primi cittadini al termine dell’incontro, dopo aver rilasciato pubbliche dichiarazioni, hanno anche aggiornato i loro profili social pubblicando post in cui annunciano lo stato attuale – secondo la comunità scientifica – del bradisismo e gli immediati interventi preventivi in caso di pericolo futuro.
“[…] Dobbiamo lavorare tutti per migliorare le attività di prevenzione, dobbiamo fare più esercitazioni e migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadini. Continueremo ad ascoltare con rispetto il mondo scientifico, non bisogna mai allarmarsi, occorre essere consapevoli del fatto di vivere su un territorio che si espone a alcuni rischi naturali: il che non significa che il rischio sia imminente, potrebbe non verificarsi mai, ma noi che amministriamo abbiamo il dovere di prepararci”
– Scrive Gigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli
“[…] Bisogna far partire i lavori per realizzare le vie di fuga. Bisogna avviare lo studio della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e privati. Bisogna comunicare in modo chiaro. Bisogna incrementare il personale tecnico e della Polizia Municipale. E, come evidenziato anche oggi a Palazzo Chigi, è necessario continuare il monitoraggio ed avviare azioni di prevenzione”
– Scrive Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli
Al momento è stata circoscritta la zona di intervento che comprende Napoli (Bagnoli, Soccavo, Pianura, Fuorigrotta, Posillipo), Bacoli e Pozzuoli.
