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Napoli, nuovo stop alla Funicolare Centrale alla vigilia del ponte del 25 aprile

Capodanno: “Disagi enormi per i passeggeri e informazioni vaghe da parte dell’ANM”

Ancora un improvviso stop alla Funicolare Centrale di Napoli, proprio alla vigilia del ponte festivo del 25 aprile. A denunciarlo è il Prof. Ing. Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che sottolinea come il fermo non fosse programmato e sia avvenuto senza comunicazioni chiare e tempestive.

“Oramai non si contano più gli stop, determinati dai guasti alle funicolari – stigmatizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -. Come se non bastasse il lungo periodo di chiusura della funicolare di Chiaia, ben 28 mesi, con risultati davvero deludenti, visto che, in meno di tre mesi da quando è stata riaperta al pubblico, già si è fermata in diverse occasioni, stamattina non sono partite le corse della funicolare Centrale, arrecando notevoli disagi agli oltre ventottomila passeggeri che la utilizzano quotidianamente, molti dei quali lavoratori ma anche turisti che, alla vigilia del ponte per la festa della liberazione, affollano il capoluogo partenopeo”.

“La cosa che più lascia perplessi e che ha generato disappunto e rabbia da parte delle tante persone che stamattina, già dalle 7 quando l’impianto sarebbe dovuto entrare in funzione, si sono trovate dinanzi ai cancelli sbarrati dell’importante impianto a fune – sottolinea Capodanno – è che non si tratta di un fermo programmato ma avvenuto all’improvviso, le cui motivazioni, in uno ai tempi per la riattivazione dell’impianto, non sono state dettagliate né sul sito ufficiale dell’ANM, l’azienda napoletana per la mobilità, né attraverso comunicazioni ufficiali alla portata di tutti. Sugli avvisi stampati, posti ai soli cancelli delle stazioni, si legge semplicemente che la chiusura è avvenuta “per verifiche tecniche inderogabili fino a cessate esigenze”. Quali siano le “verifiche tecniche inderogabili” non è dato sapere così come non viene reso noto il tempo necessario per tali verifiche che potrebbe essere di ore ma anche di giorni, non consentendo così ai passeggeri di potersi organizzare diversamente”.

“Una vaghezza informativa – puntualizza Capodanno – che non solo danneggia la numerosa utenza ma anche l’amministrazione comunale partenopea che, da diverso tempo a questa parte, stai inanellando una serie di flop nel tentativo di risalire la china, garantendo un servizio di trasporto pubblico efficace, continuo e affidabile oltre che sicuro, con il lungo fermo della funicolare di Chiaia e con i continui stop della linea 6 del metro, anche oggi chiusa sull’intera tratta, pur’essa per non meglio precisati problemi tecnici”.

“Tornando al fermo odierno del servizio della funicolare Centrale – aggiunge Capodanno – non mi risulta che, in passato, quando l’impianto era gestito da una società privata, si siano verificati stop in un numero così elevato e con tale frequenza, generati da fermi improvvisi, peraltro a distanza di poco tempo dai lavori di ammodernamento o di revisione realizzati sugli impianti funicolari partenopei nel rispetto delle norme al riguardo vigenti. Neppure quando, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, alla scadenza della cosiddetta vita tecnica, che la legge fissa, per questo tipo d’impianti, in 60 anni, la stessa funicolare Centrale fu oggetto di un totale restyling”.

“A questo punto – ribadisce Capodanno – credo che le giuste preoccupazioni e perplessità, espresse da più parti e in diverse occasioni, anche per quando riguarda le modalità esecutive dei lavori e quelle dei successivi collaudi, dovrebbero ricevere una risposta dagli organi competenti, magistratura compresa, attraverso le necessarie verifiche e le opportune indagini, tese a fare chiarezza ma, soprattutto, a garantire segnatamente che l’importante impianto a fune di piazza Fuga, che trasporta, nei giorni feriali, mediamente circa ventottomila persone, dunque fondamentale collegamento tra il Vomero e il centro cittadino, possa funzionare con la necessaria affidabilità e sicurezza, senza essere al centro di guasti frequenti quanto improvvisi e di conseguenti fermi. Guasti e fermi che fanno montare la giusta rabbia e la palese indignazione, a ragione dei conseguenti disagi patiti dai viaggiatori, peraltro con un’informazione lacunosa e vaga”.

Un nuovo episodio che riaccende il dibattito sulla tenuta e l’affidabilità del trasporto pubblico a Napoli, soprattutto in un periodo di forte afflusso turistico e di mobilità interna legata ai ponti festivi.

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