
Al Villaggio Coppola di Castel Volturno torna a far discutere il tema dell’abusivismo edilizio e dell’inquinamento ambientale. La Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal procuratore Pierpaolo Bruni, ha infatti disposto il sequestro di un palazzone di otto piani e 104 appartamenti, dal valore stimato di 25 milioni di euro.
L’edificio, noto come “Palazzo Marina”, è un ex albergo – l’Hotel Residence Fontana Bleu – realizzato sul lungomare dalla famiglia Coppola. Secondo gli inquirenti, sarebbe un vero e proprio ecomostro abusivo, costruito su aree demaniali marine e forestali senza alcuna licenza edilizia tracciabile negli archivi comunali.
Le indagini fanno emergere uno scenario inquietante: un’intera frazione del comune, il Villaggio Coppola, risulterebbe priva di documentazione urbanistica regolare, nonostante sia densamente abitata.
A peggiorare il quadro, anche un’ipotesi di inquinamento ambientale. Sotto i campi da golf dell’Hotel Resort Marina di Castello – adiacenti al centro sportivo dove si allena il Napoli Calcio – ci sarebbero stati interramenti di rifiuti negli anni ’90.
Per la vicenda risultano indagati l’ex comandante della Capitaneria di Porto di Castel Volturno, F.P., 65 anni, e D.R., 70 anni, ex collaboratore dell’imprenditore C.C., oggi deceduto.
Un nuovo capitolo si apre su uno dei luoghi simbolo della speculazione edilizia in Campania, a decenni di distanza dalla sua costruzione.