
Parcheggiatori abusivi S.P.A.. Un’industria che non rallenta la propria corsa e che i carabinieri affrontano quotidianamente. Era agosto e il bilancio dei controlli dei militari dell’Arma parlava di 323 denunce da inizio anno per una media di 46 parcheggiatori abusivi denunciati ogni mese. Ora invece, siamo ad Aprile, e i dati sono in notevole crescita. I carabinieri del comando provinciale di Napoli da inizio anno ad oggi hanno già denunciato 226 persone. Una media di due parcheggiatori abusivi al giorno in poco più di 3 mesi.
Continua senza tregua l’attività dei Carabinieri per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, una piaga urbana che da anni affligge molte zone del capoluogo partenopeo e dell’hinterland. In questi giorni, i militari dell’Arma hanno intensificato i controlli in diversi quartieri, con particolare attenzione alle aree più sensibili e frequentate da cittadini e turisti anche in previsione delle festività di Pasqua e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio.
Le zone maggiormente interessate sono risultate il Centro e il Vomero ma anche nelle aree come Fuorigrotta, Posillipo, Castellammare e Pozzuoli il fenomeno è ben radicato.
Ricorderete il caso della donna che presidiava la zona ospedaliera del Vomero denunciata dai Carabinieri 41 volte in un anno. Quella donna, però, non è la sola a godere di un curriculum così corposo. I carabinieri, sparsi su tutto il territorio napoletano, conoscono perfettamente le persone dedite al parcheggio abusivo. Decine e decine le denunce dei militari a singole persone. Uomini e donne che occupano stabilmente zone di interesse nella città. Dallo stadio ai locali notturni passando per le università, fino agli uffici senza dimenticare le strutture sanitarie. Persone che occupano abusivamente posti fissi anche da anni e che in alcuni casi hanno instaurato un malsano rapporto di fiducia con il cliente tanto da ricevere addirittura le chiavi dell’auto.
Parcheggiatori abusivi che non sono solo un fastidio quotidiano ma rappresentano anche un fenomeno legato, in molti casi, alla microcriminalità e a circuiti della camorra come visto nelle recenti operazioni eseguite dai carabinieri del nucleo investigato su disposizione della DDA di Napoli.
Il fenomeno vede quindi personaggi che non hanno mutato il loro modo di agire occupando i punti strategici della città. Seguono la sua movida, i suoi eventi e le sue “necessità” adeguandosi anche alla moda del momento. Anche le tariffe non sono cambiate rispetto allo scorso anno in barba all’inflazione. Si passa da tariffe fisse e quotidiane (5 euro per gli scooter, 10 per le auto) alla tariffa extra se ci si vuol far fotografare sulla meravigliosa terrazza di Posillipo, in quel caso il prezzo aumenta. Non solo questo però, perché come già in passato l’industria risponde anche all’importanza dell’evento. É il caso dello stadio Maradona per fare un esempio dove le tariffe cambiano a seconda del cantante del momento o della partita clou. I militari dell’Arma lo sanno bene e hanno puntato a un target che va aldilà delle apparenze. Non si ha a che fare con il poveraccio di turno che sbarca il lunario ma di una vera e propria industria. Attività di prevenzione ma anche di repressione.