Antonio Conte torna a parlare in conferenza stampa dopo aver scontato la squalifica, e lo fa in un momento chiave della stagione: alla vigilia di Napoli-Empoli, nel turno che coincide con la Domenica delle Palme. Il tecnico azzurro guarda avanti con concretezza e determinazione, senza mai perdere la lucidità che lo contraddistingue:
“Le insidie in queste ultime sette sono in ogni gara, perché possono cambiare gli obiettivi ma la maggior parte delle squadre sono ancora impegnate per obiettivi correnti. Affrontiamo squadre che lottano per salvarsi o per un posto in Conference o Europa League. Diciamo che in ogni partita ci saranno squadre che avranno degli obiettivi”.
Conte respinge le critiche legate ai cali nei secondi tempi, chiarendo che non si tratta di un problema strutturale:
“Se ci fosse un problema, avremmo zero punti contro la Juve, l’Inter e l’Atalanta. Le partite durano 90 minuti più il recupero ed è inevitabile che, sicuramente, in alcune partite potevamo gestire meglio i minuti finali, visto che eravamo in vantaggio ed avevamo fatto un primo tempo di dominio assoluto, poi nel secondo, sarà anche per la voglia dell’avversario di ribaltare il risultato, sarà alle volte per il braccino che ti può venire, non volendo, mentalmente, subentra a livello psicologico una sorta di resa. Ma non accade soltanto a noi, accade a tutte. Noi dobbiamo cercare di lavorare ed ai ragazzi ho detto che se partiamo con un piano, poi bisogna continuare a seguire quel piano, pure se stai vincendo. Bisogna trovare anche il giusto equilibrio”.
Sulla possibilità di chiudere la stagione con sette vittorie su sette, Conte frena ogni trionfalismo:
“Sono partito ad inizio stagione pensando di poter fare 38 vittorie (sorride, ndr). Non puoi essere deluso perché sai che questo non può accadere. Già il fatto di fare un campionato da imbattuto è qualcosa di impensabile. Non puoi pensare di vincerle tutte. Ci sta la caduta, ci può stare il pareggio, l’importante è la regolarità di risultati. Ci sono stati periodi in cui abbiamo fatto tante vittorie consecutive, altre in cui ti sei barcamenato in qualche pareggio. Però stai là, a testimonianza che è un ottimo percorso. Affronteremo sette squadre con altri obiettivi lo stesso importanti. L’Empoli sta lottando per non retrocedere e quindi arriverà con il coltello tra i denti. La seconda parte di campionato è sempre più difficile, mentre nella prima provano un pò tutte a giocarsela. Nella seconda parte si gioca anche di strategia, perché ogni punto può essere salvezza”.
Il confronto con l’Inter, prima della classe, resta un elemento motivazionale:
“Sì, c’è la guerra a mettere pressione con l’Inter, perché siamo la diretta antagonista per cercare di dare fastidio, pensando di fare comunque qualcosa di straordinario, ed è una bella pressione. Perché siamo in una situazione in cui ci viene richiesto di andare anche oltre le nostre possibilità, confrontandoci con una squadra che in Italia e in Europa sta dimostrando di poter vincere tutto. E’ una bella pressione che crea tanto entusiasmo, tanta positività, anche tra i tifosi. Ce la siamo guadagnata questa pressione, vuol dire che stiamo lottando per qualcosa di importante”.
Emergenza infortuni e assenze pesanti
Conte non si nasconde e commenta le assenze in vista del match contro l’Empoli, tra squalificati e infortunati:
“Alla fine del girone d’andata dissi che eravamo stati bravi e fortunati a non avere avuto infortuni. Ma tutti sanno benissimo che in un campionato ti possono capitare queste cose, comprese le squalifiche ad Anguissa e Di Lorenzo. E’ stato un campionato pulito sotto questo aspetto, in cui per fortuna non abbiamo dovuto sempre ricorrere all’emergenza. Poi l’emergenza arriva e si affronta a petto in fuori, i ragazzi sanno che non hanno alibi. La affronteremo sapendo che non ci sono annate perfette. L’importante è che siamo preparati di fronte a queste situazioni”.
Sul ritorno del Maradona al tutto esaurito:
“Il messaggio è quello di dare sempre il 200%. Il messaggio della maglia sudata c’è sempre stato e i tifosi apprezzano quello che c’è. Dobbiamo provare ad alimentare ancora il sogno Scudetto e domenica chiediamo nuovamente il sostegno del nostro pubblico, perché dovranno darci una mano a battere l’Empoli laddove dovessimo avere delle difficoltà”.
Su Neres, Spinazzola e Buongiorno
Il tecnico aggiorna anche sulle condizioni fisiche dei suoi:
“David era diventato un giocatore importante ed è un giocatore importante per noi. Quando sei fuori per un mese e mezzo per il tipo di infortunio muscolare come lo ha avuto lui, c’è bisogno di un periodo di riatletizzazione. Lui è un ragazzo serio che dà sempre il cento per cento, giocatore che parte nell’uno contro uno e dal nulla ti può creare situazioni favorevoli per farti fare gol. Sta bene, a Bologna ha un pò faticato, aveva fatto benissimo la partita precedente contro il Milan. Da parte sua c’è sempre grande applicazione, quello voglio vedere, poi alle volte si può essere determinanti, altre no”.
Su Spinazzola e Buongiorno:
“Due giorni fa è tornato ad allenarsi con noi Spinazzola, aveva ricevuto un colpo nell’amichevole con la Puteolana nella sosta, non riusciva a guarire, ora è tornato, può essere, se se la sente, un possibile cambio ed è una buona notizia. Per il resto l’infortunato è Buongiorno, non dovrebbe essere un problema serio, troppo serio, poi non so una o due settimane, ma Jesus ha sempre fatto bene, anche a Bologna e confido nei ragazzi che ci sono e lo stesso Mazzocchi domani ha la possibilità di partire dall’inizio”.
Infine, una battuta anche su McTominay:
“Ho tranquillità, i ragazzi sono seri, danno tutto, anche nell’errore che può starci, ma se sbagli dando tutto non è un problema con me. McTominay sta bene, speriamo torni al gol, ha avuto tante occasioni in queste partite… abbiamo bisogno anche dei suoi gol”.
Un Conte diretto, concentrato e più che mai presente, pronto a condurre il Napoli in un finale di stagione che promette scintille.
