
Un carabiniere in servizio alla Tenenza di Arzano, ora operativo presso la Dia di Napoli, è finito al centro di un’inchiesta che ha portato all’arresto di diversi membri di un clan camorristico. Il militare, un luogotenente, sarebbe stato in combutta con la cosca della 167 di Arzano, un ramo del clan Amato-Pagano. Secondo le indagini, il carabiniere riceveva uno stipendio mensile di 1000 euro dal clan, insieme a regali e altri vantaggi in cambio di informazioni riservate su operazioni e indagini in corso.
Le indagini hanno rivelato che il carabiniere beneficiava di vari favori, tra cui abbigliamento, bottiglie di vino, lavori di manutenzione per la sua casa e anche pezzi di ricambio per le auto di familiari e conoscenti. A incastrarlo sono state le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia che hanno confermato i regali ricevuti dal militare nel corso degli anni. Oltre a lui, altri membri della cosca arzanese sono stati arrestati, tra cui Aldo Bianco e i fratelli Giuseppe e Mariano Monfregolo. Le indagini risalgono al 2016.
Particolare rilevanza ha avuto il ruolo del carabiniere con Pasquale Cristiano, un ex ras del clan che ora collabora con la giustizia.