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Campi Flegrei, il territorio resiste ma aumentano gli sgomberi: quasi 200 famiglie senza casa

Sgomberi in aumento: oltre 160 persone costrette a lasciare le proprie abitazioni dopo le recenti scosse

Il tessuto urbano dei comuni flegrei e delle aree di Napoli inserite nella zona rossa del rischio bradisismico sta reggendo l’impatto delle continue scosse, almeno dal punto di vista strutturale. Secondo le verifiche effettuate dai Vigili del Fuoco su oltre 750 edifici tra Pozzuoli, Bacoli e i quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta, la percentuale di sgomberi resta contenuta. Tuttavia, dietro i numeri ci sono storie di famiglie che in pochi giorni hanno perso tutto: la loro casa, i loro beni e la loro quotidianità, senza alcuna certezza sul futuro.

L’ultimo sgombero è avvenuto nella notte tra sabato e domenica in via Silio Italico, dove una palazzina con 22 appartamenti è stata evacuata, lasciando circa 80 persone senza un tetto. A questi si aggiungono gli allontanamenti forzati nei giorni precedenti, causati dalle scosse più forti del 12, 14 e 15 marzo (rispettivamente di magnitudo 4.4, 3.5 e 3.9).

Le evacuazioni hanno riguardato diverse zone:

  • Via Di Niso: 10 persone (3 nuclei familiari)
  • Via Miseno: 26 persone (10 nuclei)
  • Via Bagnoli: circa 100 persone (49 nuclei)
  • Via Eurialo 27: 20 persone (5 nuclei)
  • Via Pozzuoli: edificio disabitato

Nel complesso, 184 persone hanno dovuto lasciare la propria casa, di cui 37 ospitate temporaneamente in strutture alberghiere. Dopo l’ultimo sgombero, il numero totale di sfollati è salito a 164, distribuiti in 107 nuclei familiari.

Per far fronte all’emergenza abitativa, sono stati resi disponibili 19 alloggi nella sede di via Acate e 40 posti per le persone più fragili presso la struttura di Marechiaro “San Francesco d’Assisi”.

Intanto, continuano le verifiche sugli edifici scolastici della Decima Municipalità, con l’obiettivo di garantire la ripresa delle attività didattiche il prima possibile.

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