Cronaca

Il Bradisismo e le difficoltà dei pescatori a Pozzuoli: la paura delle scosse e il cambiamento del mare

Le difficoltà dei pescatori a causa del bradisismo

A Pozzuoli, nel golfo di Napoli, la vita dei pescatori è profondamente cambiata a causa del fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento e l’abbassamento del suolo causato dall’attività sismica. Mario Lucignano, pescatore con 50 anni di esperienza, racconta le difficoltà che lui e i suoi colleghi stanno affrontando a causa di un fenomeno naturale che sta ridisegnando la costa e modificando il mare.

“Ogni volta che avviene una scossa importante, la barca sembra perdere l’equilibrio, con un tonfo sordo che arriva dal fondo”, racconta Mario, che da anni salpa dalla darsena di Pozzuoli per pescare nel golfo. Il bradisismo non solo destabilizza il mare, ma crea un’atmosfera di incertezza e paura. Dopo ogni scossa, un silenzio inquietante cala sul mare, con gli uccelli che volano via e la sensazione che qualcosa di anomalo stia accadendo.

L’effetto delle scosse sismiche, che a partire da maggio dello scorso anno si sono intensificate, è visibile anche nelle condizioni del mare. Il sollevamento del suolo sta causando una modifica dei fondali marini, con un abbassamento del livello dell’acqua in alcune aree, rendendo più difficile la pesca. “Sotto costa, soprattutto in zone con fondali poco profondi, la temperatura dell’acqua è più alta, e i pesci vengono ‘cotti’ nelle reti”, spiega Mario. In molti casi, i pescatori si trovano costretti a scartare il pesce, che non è più commestibile, a causa del calore e della diminuzione della qualità dell’ambiente marino.

Oltre a ciò, il bradisismo sta trasformando radicalmente la costa, con il mare che si ritira, lasciando spazio a nuove spiagge. La Darsena di Pozzuoli, un tempo un punto di riferimento per i pescatori, è ormai prosciugata, con i gozzi che faticano a muoversi. La stessa situazione si verifica al porto di Pozzuoli, dove i traghetti incontrano gravi difficoltà a causa dell’innalzamento del suolo. Le scosse e l’alterazione dei fondali stanno anche influenzando il commercio e il trasporto marittimo.

Mario ha vissuto un cambiamento radicale nella sua vita professionale. La pesca, che una volta gli permetteva di guadagnarsi da vivere, ora è diventata un’attività sempre più difficile. “In questi due anni, il sollevamento del suolo ha ridotto la possibilità di pesca sotto costa, e il lavoro non è più lo stesso. Siamo rimasti in due a pescare, le altre barche non riescono più ad uscire”, afferma con rammarico.

Non solo l’economia locale sta risentendo di questi cambiamenti, ma anche la paura delle scosse sta facendo crescere l’incertezza tra i pescatori, che con anni di esperienza nelle acque del golfo, non si erano mai trovati di fronte a una situazione del genere. “Sento il botto, rimango fermo, e il primo pensiero è sempre quello di temere un’esplosione. È una sensazione di impotenza”, racconta Mario, che, pur essendo abituato alla fatica e alle difficoltà del mare, non può fare a meno di sentirsi vulnerabile a causa di questi fenomeni naturali fuori dal suo controllo.

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