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Il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania (SUGC) ha voluto rendere omaggio a Fabio Postiglione, morto in un incidente stradale a soli 44 anni. Fabio ha segnato profondamente il giornalismo campano e italiano con il suo coraggio e la sua determinazione. La dedica della sala riunioni da parte del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania non è solo un omaggio alla sua memoria, ma un modo per tenere vivo il suo insegnamento e il suo impegno per la libertà di stampa
Chi era Fabio:
Fabio Postiglione era un cronista capace di scavare come pochi nei meandri bui della cronaca nera e di camorra. Aveva compiuto una gavetta durissima e si era conquistato con le unghie e con i denti la carriera e le assunzioni per merito. Da Napoli a Roma, aveva conquistato la collaborazione con una delle testate più importanti. Seguiva fatti di sangue, correva sui luoghi degli omicidi e cercava di essere sempre rapido e preciso nei pezzi. Le due più grandi passioni di Fabio erano quella per il lavoro e quella per il Napoli, la squadra che tifava e che, quando poteva, seguiva allo stadio.
Le dinamiche dell’incidente
Nella notte tra il 28 e il 29 gennaio 2025, Fabio stava tornando a casa dalla moglie, a Cernusco sul Naviglio, in sella al suo scooter. Sulla Tangenziale Est, forse un van lo ha urtato, facendogli perdere il controllo del mezzo. L’impatto contro il guard rail è stato devastante. Soccorso immediatamente, le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Il conducente del van è ora indagato per omicidio stradale.