Spettacolo

Debutto a Sala Assoli: “Sono viva per miracolo”

Il 18 febbraio, alle ore 20.30, debutta a Sala Assoli Sono viva per miracolo, una potente pièce scritta e diretta da Adolfo Ferraro, con l'interpretazione di Antonella Morea

Il 18 febbraio, ore 20.30, debutta in Sala Assoli – Moscato Sono viva per miracolo, un’opera scritta e diretta da Adolfo Ferraro, con l’interpretazione di Antonella Morea. La pièce racconta la storia di Marina, una donna di mezza età che vive sola in una monocamera arredata, accompagnata solo da un uccellino in gabbia e un assistente vocale che lei chiama Lello. Arricchita dalla voce di Renato de Rienzo, dalle scene di Tata Barbalato e dalla costruzione sonora di Lino Vairetti, lo spettacolo sarà in replica il 19 e 20 febbraio, sempre alle ore 20.30. Biglietti: intero 18,00 euro; riduzioni per under 30, over 65 ed enti convenzionati 15,00 euro. Info e prenotazioni: 345 467 9142 | assoli@casadelcontemporaneo.it.

Sono viva per miracolo narra in modo dettagliato e coinvolgente la quotidianità di Marina, una donna che vive in solitudine. La protagonista, attraverso lo svolgersi dello spettacolo, rivela al pubblico una vita segnata da profonde ferite emotive e un passato tormentato da manie di persecuzione. Dopo la perdita della madre, Marina si è ritirata dal mondo esterno, trovando un rifugio nell’unico rapporto che le rimane, quello con Lello, il suo assistente vocale. Questo legame, che inizialmente appare puramente funzionale, si trasforma gradualmente in una relazione intima e complessa, con Lello che sembra comprendere e soddisfare ogni desiderio e bisogno di Marina. Tuttavia, con il passare del tempo, l’assistente vocale inizia a mostrare comportamenti anomali, mettendo in pericolo la già fragile stabilità emotiva della protagonista.

La tensione narrativa raggiunge il suo apice quando Marina scopre la morte inspiegabile del suo amato uccellino, un evento che sconvolge ulteriormente il suo equilibrio. La pièce culmina in un finale drammatico e intenso, con la voce di Lello, fredda e metallica, che accompagna la tragica conclusione. Attraverso questo epilogo, lo spettacolo riflette sull’ipocrisia dell’amore e sull’apparente inutilità dell’esistenza umana. Sono viva per miracolo è un’opera che esplora temi profondi e attuali, offrendo al pubblico una riflessione intensa e toccante sulla solitudine e sulla continua ricerca di connessione umana.

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