Con un post pubblicato sui suoi canali social, Davide Secone, consigliere comunale di Quarto, ha commentato con forza l’archiviazione di un procedimento giudiziario che lo aveva visto coinvolto, dichiarando che il fatto non costituisce reato. Sebbene l’esito del procedimento fosse “scontato” per lui e per molti dei suoi sostenitori, Secone ha voluto evidenziare la lunga e dolorosa sequenza di eventi che ha subito, a partire dalla gogna mediatica che ha accompagnato il caso.
“Per me era scontato, per centinaia di persone, di amici, di compagni era scontato“, ha scritto Secone, ma ha sottolineato che la vicenda non ha mai smesso di rappresentare una violenza per la sua persona, e che il suo nome e la sua immagine sono stati danneggiati dalla stampa nazionale e locale. L’archiviazione, pur se positiva, non cancella le ferite di una battaglia legale che ha avuto forti ripercussioni personali e professionali. “Ho visto il mio nome e cognome, la mia faccia, la mia persona, sbattuta sulla stampa… sono stato violentato nella mia intimità“, ha scritto, riferendosi alle perquisizioni subite e ai danni alla sua immagine.
Secone ha anche denunciato le difficoltà economiche derivanti dagli attacchi ricevuti: “Ho perso clienti, la mia attività ha subito danni, persone che non conoscendomi giustamente hanno dubitato di me, del mio operato.” Nonostante le difficoltà, il consigliere ha rimarcato di non aver mai indietreggiato, sottolineando con fierezza di aver affrontato tutto con determinazione. “Ho incassato e ho subito reagito”, ha dichiarato.
La sua rabbia, tuttavia, è palpabile. Sebbene l’archiviazione sia stata una vittoria, Secone non ha dimenticato come si è arrivati a questo punto. “Dal primo giorno chiesi di essere ascoltato, di potermi difendere“, ma la sua richiesta fu respinta. È solo dopo oltre quattro anni che arriva la comunicazione finale, senza nemmeno un accenno di scuse. “Abbiamo sbagliato, lei non ha commesso alcun reato“, si legge nel comunicato delle autorità giudiziarie. Per Secone, però, non è abbastanza: “Niente, un silenzio assordante.”
Nel messaggio, il consigliere ha anche voluto ringraziare coloro che lo hanno supportato durante questi anni difficili: “Ringrazio i miei affetti, i compagni, gli amici e le persone che in quei giorni pubblicamente mi hanno sommerso di attestati di stima“. Al contempo, ha lanciato un messaggio a coloro che hanno approfittato della situazione per colpirlo: “A tutti quelli che hanno gioito e a quelli che non vedevano l’ora di dire che siamo tutti uguali, ho sempre risposto con la pratica e continuerò a dirvi che ve ne dovete fare una ragione, siamo diversi e di questa diversità ne andiamo orgogliosi e fieri.”
Secone conclude con un tono di sfida e determinazione, ribadendo il suo impegno nella politica e la sua continua lotta contro ciò che considera ingiustizie, sottolineando che nonostante il danno subito, continuerà il suo percorso con la stessa passione di sempre.