Antonio Caso, deputato del Movimento 5 Stelle, ha espresso il suo disappunto riguardo alla recente discussione con i rappresentanti di “Metro Italia” presso il Ministero del Lavoro. In un post condiviso su Facebook, il politico ha sottolineato l’atteggiamento ritenuto “vergognoso” da parte dell’azienda, accusandola di non fornire risposte concrete né per i lavoratori né per il territorio, in un contesto già segnato da difficoltà economiche.
La questione riguarda la sorte dei circa 65 lavoratori coinvolti e le ripercussioni su un intero territorio, quello flegreo, già provato dalla crisi. Il deputato ha evidenziato come la società, pur essendo in buona salute economica, stia mettendo a rischio la continuità occupazionale senza un piano chiaro per il futuro.
Al centro delle discussioni sindacali ci sono richieste precise, tra cui la tutela dei posti di lavoro e la salvaguardia delle realtà locali, senza dimenticare la necessità di un confronto trasparente con l’azienda. In particolare, Caso ha sollevato interrogativi cruciali: “Qual è la sorte del capannone di Pozzuoli? È prevista una apertura di ‘Metro’ a Casoria?”, domande che riflettono l’incertezza su come l’azienda intenda procedere.
La battaglia, però, non finisce qui. Il deputato M5S ha annunciato che nei prossimi giorni continuerà a portare avanti la questione a tutti i livelli istituzionali, con un altro tavolo di discussione già fissato per il 17 febbraio. “Ci saremo, sempre accanto ai dipendenti”, ha dichiarato, confermando l’impegno del Movimento 5 Stelle nella difesa dei lavoratori e delle comunità colpite da decisioni aziendali che rischiano di aggravare una situazione già difficile.