Un’intensa attività sismica sta interessando la zona dei Campi Flegrei, con sei scosse rilevate oggi, 21 gennaio 2025, tra cui una di magnitudo 2.1 che ha avuto il suo epicentro a nord della Solfatara. Secondo quanto dichiarato dal direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, l’intensità più alta è stata registrata alle 14:36, con un evento sismico di magnitudo 2.1, a una profondità di 2,9 chilometri. Nonostante il susseguirsi di scosse, il fenomeno, che si inserisce in una delle zone sismogenetiche dell’area flegrea, non ha causato danni o allarmi particolari.
L’area di Bagnoli, il Golfo, Pisciarelli, la zona a sud del Montenuovo e via Campana sono alcune delle aree conosciute per la loro attività sismica, come specificato dal direttore. Queste scosse sono in gran parte legate al sollevamento del suolo (bradisismo) e all’attività idrotermale, fenomeni che continuano a verificarsi, come confermato dalle stazioni di monitoraggio del Rione Terra.
Il monitoraggio geochimico non ha segnalato cambiamenti significativi rispetto ai trend già noti, con flussi in aumento e riscaldamento del sistema idrotermale, elementi che continuano ad alimentare la sismicità. I terremoti registrati in questa zona sono causati dalla deformazione fragile del suolo, che accumula stress nelle rocce fino a provocare fratture.
Dopo la scossa delle 14:36, che è stata percepita dalla popolazione, si sono susseguite altre cinque scosse, tutte di magnitudo inferiore a 2.0 e di lieve entità. L’ultima rilevata alle 16:28, con una magnitudo di 0.6, ha avuto una portata davvero minima e non è stata avvertita dalla maggior parte della popolazione.
In queste ore, gli esperti dell’Osservatorio Vesuviano continuano a monitorare l’evolversi del fenomeno, rassicurando la popolazione sul fatto che al momento non ci sono segnali preoccupanti di attività sismica che possano generare danni significativi.