Da inizio anno sono già 8 gli episodi di violenza ai danni del personale sanitario nei presidi ospedalieri di Napoli 1 e Napoli 2. L’ultimo caso si è verificato domenica 12 gennaio, presso l’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove un’infermiera in servizio al pronto soccorso è stata aggredita con uno schiaffo da una paziente di 50 anni. L’episodio è stato denunciato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, che ha espresso forte preoccupazione per l’aumento degli atti di violenza nei confronti dei professionisti della sanità.
Secondo la ricostruzione dei fatti, intorno alle 21, proprio mentre il Napoli iniziava a giocare, la donna ha colpito l’infermiera di triage perché, a suo dire, la lavoratrice non si muoveva abbastanza velocemente per farle refertare i suoi prelievi ematici. “Ti vuoi muovere? Vado di fretta!” ha gridato la paziente, prima di aggredire violentemente l’infermiera. L’episodio ha creato non poco sgomento tra i colleghi dell’infermiera e i presenti, tanto che sul posto sono intervenuti due radiomobili dei carabinieri. La donna è stata arrestata e portata in caserma, dove è stata sottoposta a fermo.
L’aumento delle aggressioni ai danni del personale sanitario sta diventando una preoccupazione crescente nella città partenopea. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha condannato l’episodio, sottolineando l’urgenza di azioni più incisive per contrastare questa crescente ondata di violenza. “Aumentano di giorno in giorno gli atti di violenza nei confronti del personale medico – ha dichiarato Borrelli – Se si vuole contrastare in maniera netta un fenomeno che diventa sempre più dilagante bisogna essere determinati. Presidi in tutte le strutture e tolleranza zero nei confronti di delinquenti e violenti. Qualsiasi siano i motivi, niente giustifica un’aggressione ad un pronto soccorso, che è inaccettabile”.
Questo episodio si inserisce in un contesto preoccupante: già nel 2024, gli ospedali di Napoli e provincia avevano registrato numerosi atti di violenza verso medici, infermieri e personale sanitario, con un incremento esponenziale dei casi anche in queste prime settimane dell’anno. Il tema della sicurezza del personale ospedaliero è diventato quindi una priorità, e le autorità locali sono chiamate a rispondere in modo efficace per tutelare chi ogni giorno è impegnato in prima linea per la salute della collettività.