Cronaca

Ercolano, due sezioni della Procura indagano sull’esplosione

Si attende l'autopsia sul le salme delle vittime

Marano, latitante catturato dai carabinieriMorte come conseguenza della violazione delle norme di sicurezza sul lavoro e sulla detenzione di materiale esplodente: è quanto ipotizzano gli inquirenti della Procura di Napoli che stanno coordinando le indagini sullo scoppio della fabbrica di fuochi di artificio abusiva a Ercolano, in provincia di Napoli, che ha causato la morte di tre giovani: un ragazzo albanese 18enne e due gemelle di 26 anni. A coordinare gli accertamenti dei carabinieri sono i sostituti procuratori Stella Castaldo e Maurizio de Franchis in forza, rispettivamente, alla VI e VII sezione. Al momento i carabinieri di Ercolano hanno denunciato un uomo di 38 anni che aveva intestato l’immobile regolarmente accatastato ma utilizzato per la fabbricazione illegale dei botti alla figlia 13enne: la sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

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