In due avrebbero truffato un anziano, dal quale si sarebbero fatti consegnare oggetti in oro, cedendoli poi ad un commerciante che li avrebbe immessi sul mercato. Una truffa andata in porto lo scorso 7 marzo a Sorrento e per la quale tre persone, residenti tra Portici e San Giorgio a Cremano, sono state raggiunte ora da un’ordinanza agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura. I primi due sono accusati di truffa aggravata dall’età avanzata della vittima e dalla rilevante gravità del danno patrimoniale, il terzo di ricettazione.
L’attività d’indagine dei carabinieri della stazione di Sorrento è relativa ad una truffa che avrebbe subito un uomo di 85 anni, che avrebbe consegnato ai due denaro e monili in oro per un valore complessivo di 20.000 euro. Il terzo arrestato, originario di San Giorgio a Cremano, è titolare di un negozio di articoli preziosi e secondo la ricostruzione degli inquirenti avrebbe acquistato i gioielli sottratti con l’inganno all’85enne.
Stando a quanto appurato dagli inquirenti, la vittima era stata contattata telefonicamente da uno degli autori della truffa, che gli aveva fatto credere che di lì a poco si sarebbe presentato a casa sua un postino per la consegna di una raccomandata.
Successivamente aveva bussato alla porta dell’anziano un finto messo postale, dicendo di aver avuto incarico dal figlio dell’uomo di ritirare denaro contante e preziosi, fino a convincerlo a farsi consegnare 700 euro in contanti e numerosi oggetti in oro.
Utile nel corso delle indagini è stata anche l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona dove si sono verificati i fatti.