Cronaca

Delitto di Ponticelli, Telefono Azzurro: “Necessaria ricerca della verità”

L'associazione lancia un appello alla luce dell'inchiesta della giornalista Giuliana Covella

“L’associazione “C.A.M. TELEFONO AZZURRO ODV” – organizzazione di volontariato nata nel 1986 e promossa dal Centro Sociale Don Bosco operante presso l’istituto Salesiano “E. Minichini”,  –  sorto per dare una risposta ai fenomeni di abuso, violenza e maltrattamenti perpetrati nei confronti dei minori, a cui rivolge il proprio aiuto. L’ente manifesta assoluta sensibilità in relazione ai tragici eventi del cosiddetto “massacro di Ponticelli” che, nel luglio 1983, hanno visto protagoniste due bambine indifese, Nunzia Munizzi e Barbara Sellini, di 10 e 7 anni”. Così in una nota dell’associazione, che prosegue: “Un caso per il quale la nostra attenzione è stata sollecitata anche dal lavoro svolto in questi anni dalla giornalista Giuliana Covella, autrice di due libri (il primo, nel 2012, fu allegato alla revisione dall’ex giudice Ferdinando Imposimato; e nel 2023) su una vicenda che, a distanza di oltre 41 anni presenta ancora luci ed ombre, nonostante vi siano state tre sentenze passate in giudicato”.

“Rispetto a tale vicenda e per promuovere un’analitica attività di studio dei fatti occorsi – conclude la nota di TELEFONO AZZURRO ODV – si conferisce pertanto mandato difensivo all’avv. Rocco Curcio, supportando – sin d’ora – ogni iniziativa legale che si renda necessaria per la ricerca della verità”. Ed infatti, l’ente dal 1986 opera a tutela dei diritti dei minori, rappresentando tali interessi anche grazie allo svolgimento di un’attività progettuale continua, finalizzata a garantire il benessere di ogni bambino e il suo diritto a crescere in un ambiente sicuro e protetto. Numerosi sono i progetti attraverso cui l’associazione opera per rendere effettivo il perseguimento del suo scopo (tra gli altri, il “Progetto sulla legalità” presso gli istituti scolastici aderenti, “Lo sportello di ascolto” attraverso cui è offerto un supporto psicologico ai minori e alle loro famiglie, “Difendiamo un sorriso” al fine di migliorare ed ampliare la conoscenza basata sulla cultura della legalità e della prevenzione alla violenza intrafamiliare, il progetto “Incontriamoci… con le mamme” che nasce dall’idea di favorire, all’interno di uno spazio, vocato per sua natura all’accoglienza, all’informazione ed alla formazione, la creazione di momenti di comprensione, di condivisione, di analisi attenta ed approfondita di tematiche che sono proprie del rapporto adulti – minori, genitori – figli, per tentare di contrastare fenomeni di disagio, marginalità ed esclusione).

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