Cronaca

Sequestrate 12mila console e 47 milioni di videogame piratati

Maxi blitz della finanza che ha sequestrato 12mila console con 47 milioni di videogame piratati. Nel dettaglio, gli articoli sottoposti a vincolo consistevano in console di gioco, portatili o da collegare a uno schermo/tv, con precaricati giochi diffusi nell’ultimo ventennio del secolo scorso.

Le attività investigative hanno consentito di ricostruire la filiera distributiva delle console, tutte di provenienza cinese: la distribuzione avveniva attraverso i siti internet delle aziende italiane in ipotesi d’accusa coinvolte nell’illecito commercio (con sede nelle province di Torino, Napoli e Bari) ovvero la rete fisica di punti vendita di alcune delle medesime aziende (presenti all’interno di centri commerciali sul territorio nazionale, nelle province di Torino, Milano, Varese, Bergamo, Verona, Venezia, Bologna, Napoli e Caserta) e tramite uno dei più grandi marketplace mondiali.

Le console sono risultate anche prive della marchiatura “CE” e non idonee a garantire la rispondenza agli standard qualitativi in tema di sicurezza per il consumatore. I 9 responsabili italiani individuati sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio, ricettazione e violazione al diritto d’autore.

L’operazione, denominata “Coin-Up 80” e svolta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, ha riguardato, in particolare, la commercializzazione su tutto il territorio nazionale di console di gioco dove erano precaricati milioni di videogame “piratati” delle più rinomate software house mondiali di settore. I giochi avevano come protagonisti noti personaggi del mondo dei videogame degli anni ’80 e ’90, tutti tutelati da copyright, rientranti nel fenomeno del cosiddetto “retrogaming”.

Sono state individuate e sequestrate circa 12mila console di gioco, su cui erano illecitamente memorizzati oltre 47 milioni di videogiochi “piratati”, per un controvalore quantificato in oltre 47,5 milioni di euro.

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