È stato raggiunto il numero minimo di consigli regionali necessari affinché si possa indire un referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata. Grazie al sì della regione Puglia sono infatti in 5
ad avere dato il via libera, insieme all’Emilia Romagna, alla Toscana, alla Sardegna e alla Campania, portabandiera dell’istanza. Ciascuna di esse ha concordato sui provvedimenti, i quali prevederanno due quesiti. Il primo prevederà l’abolizione totale della norma mentre il secondo soltanto parziale. Ora la palla passa alla corte costituzionale che dovrà dare il suo parere in merito al quesito. Ad ogni modo al momento questo risultato rappresenta un trionfo per il campo largo, che intende portare avanti la battaglia non per motivi ideologici ma per un interesse comune. Un tema su cui ha concordato anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca che ha dichiarato: “Non vogliamo far prevalere le bandiere, ma la ragione. L’obiettivo è ricreare lo spirito di unità d’Italia”. Il disegno di legge, voluto dal governo Meloni, è stato convertito in legge la notte fra il 19 e il 20 giugno dopo un lungo iter. Il provvedimento dovrebbe consentire alle regioni che lo richiederanno, di ottenere maggiore autonomia e di sfruttare le proprie risorse economiche su determinate materie.