“Jabil ha deciso di lasciare il territorio italiano nel medio periodo per motivazioni industriali e commerciali”: recita così la nota emessa dai rappresentanti della multinazionale americana ormai decisa a chiudere lo stabilimento. Un destino segnato che ha mostrato l’irremovibilità dei vertici aziendali riguardo alla possibilità di una permanenza nel sito produttivo casertano. Vanificate dunque le proteste degli scorsi giorni quando gli oltre 400 lavoratori dell’opificio campano chiedevano la messa a punto di un piano programmatico che potesse restituire un futuro stabile alle fabbrica. Una scelta fortemente contestata dai sindacati che più di una volta hanno illustrato le grandi potenzialità che il sito possiede. “In attesa di ulteriori incontri di approfondimento – si apprende dalle principali sigle – continueremo la nostra battaglia a difesa del presidio che ci ha visto protagonisti in questi anni”. La decisione segue le ferie imposte ai dipendenti nelle scorse settimane quando si iniziavano a respirare i primi sentori negativi. Ora la doccia fredda che rappresenta una batosta forse definitiva per i tanti metalmeccanici.
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