Un turista del Kazakistan ha inciso alcune lettere nella casa dei Ceii, al Parco archeologico di Pompei. Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri è stato fermato e denunciato.
Non è la prima volta che un bene culturale viene vandalizzato, infatti – a fronte dei gesti insensati e irrispettosi che vengono commessi ancora troppo frequentemente a patrimoni storici del territorio – è diventato legge il decreto Sangiuliano.
L’uomo adesso dovrà rispondere per il danno arrecato al sito, nel frattempo i restauratori e il personale di coordinamento sono già al lavoro per ripristinare l’intonaco deteriorato.
Forte è l’indignazione del Direttore Gabriel Zuchtriegel che ha prima di tutto ringraziato i militari, i collaboratori del ministero e la società Arte Lavoro e Servizi per aver gestito al meglio la situazione. Da poco, negli scavi infatti sono stati intensificati i controlli. Zuchtriegel si è poi soffermato su quanto sia importante mantenere alta l’attenzione, ricordando l’atto vandalico commesso recentemente ad Ercolano, dove una domus romana è stata imbrattata con un pennarello indelebile.