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Da Di Lorenzo a Kvara: il Napoli si oppone allo strapotere dei procuratori

Il duro comunicato del Napoli in risposta alle dichiarazioni dell'agente di Kvaratskhelia non è il primo e probabilmente non sarà nemmeno l'ultimo indirizzato alla categoria dei procuratori, con la quale De Laurentiis ha avuto diversi screzi negli ultimi anni

Non si è nemmeno chiusa la questione legata a Giovanni Di Lorenzo che in casa Napoli c’è subito da far fronte ad un altro problema: ieri l’agente di Kvicha Kvaratskhelia è uscito allo scoperto annunciando ad alcuni media georgiani la volontà di lasciare l’azzurro.

Sembra dunque di rivivere il caso scoppiato qualche settimana fa in seguito alle dichiarazioni del procuratore napoletano Mario Giuffredi, il quale ha giurato che avrebbe fatto di tutto per portare Di Lorenzo via da Napoli. Tra i suoi assistiti ci sono molti dubbi anche sul futuro di Mario Rui, sul quale però non pende l’aggravante della fascia di capitano. Dopo l’uscita di Mamuka Jugeli il Napoli dovrà gestire adesso due situazioni parallele, situazioni che stanno molto a cuore ad Antonio Conte: l’allenatore pugliese ha condizionato la sua firma alla permanenza di determinati giocatori che ritiene fondamentali per ripartire, tra cui proprio Di Lorenzo e Kvara. Così come fatto per il terzino ex Empoli, il Napoli ha ribadito con un comunicato ufficiale che su Kvara vige un contratto di altri tre anni, e che spetta solo alla società stabilire il futuro dei suoi tesserati. Il braccio di ferro tra De Laurentiis e i procuratori ha lunga data, dagli screzi con Mino Raiola ai tempi di Hamsik fino alla più recente battaglia con Vincenzo Pisacane, agente dell’ex capitano azzurro Lorenzo Insigne. Ad ogni modo, per i verdetti dei nuovi casi bisognerà attendere la fine dell’Europeo.

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